Perché devo pagare la bolletta luce e gas senza consumo?

Aggiornato il 25/02/2025
di Alessandro Voci
In 30 sec.

Anche se non consumi, la bolletta pesa comunque sul tuo portafogli. Ecco cosa sapere a maggio 2025:

  • la spesa per luce e gas è di circa 25 euro a bimestre, pur evitando di consumare elettricità e metano
  • la somma da versare è dovuta ai costi fissi legati all’utenza attiva e addebitati a prescindere dai consumi
  • dalle spese di commercializzazione ai costi di gestione del contatore: la fotografia degli importi che entrano in fattura
  • il confronto online delle offerte luce e gas ti aiuta a risparmiare su queste voci di spesa e alleggerire le bollette

Quando si lascia la propria casa per un periodo più o meno lungo e quindi non si consumano né luce né gas si è soliti ritenere (sbagliando) di non spendere nulla in fattura. La realtà, però, è ben diversa: anche in assenza di consumi, la spesa per le bollette luce e gas non si azzera mai.

Mancato pagamento bollette

Questo accade perché le fatture dell’energia elettrica e del metano che riceviamo dal nostro fornitore comprendono voci di spesa relative a costi fissi, ovvero importi che sono addebitati a chiunque abbia un’utenza attiva, a prescindere dai consumi.

Per capire perché si debba pagare la bolletta luce e gas senza consumo è necessario innanzitutto analizzare questo documento di fatturazione e individuare i costi fissi da sostenere. In secondo luogo, è di cruciale importanza affidarsi al confronto online delle offerte luce e gas utilizzando uno strumento online gratuito come il comparatore di SOStariffe.it. Grazie a questo tool, puoi avere mettere a confronto le tariffe energia elettrica e metano proposte dai gestori energetici che collaborano con SOStariffe.it e trovare quelli che propongono un prezzo contenuto della materia prima e bassi costi fissi. 

Quanto si spende per la bolletta della luce e del gas con un consumo pari a zero?

L’assenza di consumi luce o gas non è sinonimo di zero spese in bolletta.

Infatti, anche senza consumi contabilizzati:

Ipotizzando un consumo nullo di energia elettrica o gas per 12 mesi, la spesa per entrambe le utenze supererebbe comunque i 280 euro

Questa somma è legata alla presenza di costi fissi in bolletta, applicati a prescindere dall’effettivo consumo della materia prima.

La spesa per le fatture luce e gas senza consumo è ancora più elevata se si considera la presenza del canone Rai. Il canone ha un importo annuo di 90 euro addebitato sulla bolletta elettrica, con rate mensili di 9 euro ciascuna da gennaio a ottobre. Anche se non si consuma l’energia elettrica, dunque, è possibile trovare nella bolletta la voce di spesa relativa al canone, pari a 18 euro per i primi cinque bimestri.

C’è un altro caso in cui ci si può trovare a dover pagare la bolletta luce e gas senza consumo: se si è sottoscritto un contratto in abbonamento il fornitore dell'energia elettrica o del gas invia una bolletta di importo fisso basata sulla stima dei consumi annuali. Ogni mese o ogni bimestre si paga una cifra fissa, indipendente dai consumi registrati nel periodo. 

Quali sono i costi fissi in bolletta?

Chi ha un’utenza luce e gas attiva in Maggior Tutela o nel Mercato Libero, anche se non consuma nulla, deve comunque pagare una somma fissa.

costi in bolletta da sostenere anche quando i consumi sono a zero sono:

  • il prezzo di commercializzazione e vendita dell’energia elettrica (PCV);
  • la quota di vendita al dettaglio del gas (QVD);
  • le spese di trasporto e di gestione del contatore;
  • gli oneri di sistema;
  • l’IVA e le imposte. 

Leggendo le singole voci che compongono la bolletta è possibile capire cosa si stia pagando e se ci siano margini di manovra per ridurre questa spesa. 

Cosa indicano le voci PVC e QVD

Le voci PVC e QVD che si trovano, rispettivamente, nella bolletta dell’energia elettrica e in quella del gas sono equivalenti. Stanno a indicare un costo fisso che i fornitori addebitano in bolletta e che copre le spese di commercializzazione e vendita della materia elettrica o gas

L’importo di PVC o QVD è stabilito da ARERA (Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente) per le utenze nel Mercato Tutelato e dai singoli fornitori nel Mercato Libero. 

 I costi per il trasporto e la gestione del contatore 

Un’altra voce di spesa da sostenere pur con consumi pari a zero è quella relativa ai costi per il trasporto e la gestione del contatore. Questo costo pesa sia nella bolletta luce sia in quella del gas e, nelle sue componenti fisse, ha un importo stabilito da ARERA e uguale per tutti i fornitori. 

Gli oneri di sistema

Quando non ci sono consumi di elettricità o gas, la voce di spesa relativa agli oneri di sistema è presente solo nelle bollette non residenti.

L’importo degli oneri di sistema addebitato in bolletta per gli utenti residenti è infatti calcolato solo in quota energia (cioè proporzionale ai consumi), mentre nel caso di un utente non residente si applica anche un costo fisso. 

Secondo alcune stime, la spesa per gli oneri di sistema ammonta al 20% circa del totale della bolletta (utenti residenti); per gli utenti non residenti la quota va ad alzarsi fino al circa 40% dell’importo della bolletta.

La spesa per gli oneri di sistema è fissata dall’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente ed è uguale sia per chi è ancora in Maggior Tutela sia per chi è passato al Mercato Libero. Il pagamento di questi oneri serve a coprire costi di carattere generale e a finanziare, ad esempio, parte del bonus sociale luce e gas, gli incentivi alle energie rinnovabili o la messa in sicurezza del nucleare.

IVA e imposte

Infine, l’ultima voce di spesa da pagare anche in assenza di consumi è relativa all’IVA e alle imposte. L’aliquota IVA sulle bollette luce e gas è del 10% e si paga su tutte le voci che compongono la fattura. 

Cosa si può fare per non pagare le bollette?

Come emerge da quanto illustrato finora, se hai un’utenza luce o gas attiva, sei tenuto al pagamento delle bollette anche nel caso in cui il tuo contatore sia rimasto fermo.

L’unica soluzione per non pagare è sospendere le utenze per il periodo in cui si prevede di non utilizzarle. 

Prima di procedere con il distacco delle utenze luce e gas, però, ti consigliamo di valutare la convenienza economica di questo procedimento. Il riallaccio dei contatori costa circa 50 euro per la fornitura elettrica e circa 60 euro per quella del gas. Considerando la spesa fissa a bimestre, il distacco può essere una mossa conveniente solo se prevedi di non usare le utenze per più di quattro mesi.

Come abbassare i costi confrontando le offerte dei fornitori luce e gas 

Come abbiamo visto in questa guida, molti dei costi fissi da pagare in bolletta sono determinati da ARERA e, di conseguenza, sono uguali per tutte le famiglie da nord a sud della Penisola.

Tuttavia, ci sono anche voci il cui importo è stabilito dai singoli fornitori di energia elettrica e gas, come il prezzo di commercializzazione e vendita e della quota di vendita al dettaglio. 

Una strategia vincente per scegliere soluzioni luce e gas che ti aiutino a tenere bassi questi costi fissi è quella di affidarsi al confronto online delle offerte, utilizzando il comparatore di SOStariffe.it. Questo strumento online ti permette di setacciare le offerte per le tue utenze casa tra quelle proposte dai partner di SOStariffe.it oggi, 22 maggio 2025, e scegliere l’opzione più conveniente sulla base del fabbisogno annuo della tua famiglia.

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