Qual è il costo medio della bolletta della luce a maggio 2024?
In 30 sec
Bollette della luce: qual è l’importo medio da pagare?
- Il costo medio bolletta luce dipende da vari fattori, tra cui il numero delle persone nella tua famiglia, le dimensioni di casa e il tipo di elettrodomestici che usi
- Come verificare il tuo fabbisogno di energia elettrica? Consulta l’ultima bolletta: nella sezione Consumi trovi lo storico dei consumi
- Per tagliare il costo medio bolletta luce devi ridurre la spesa per la materia energia, attivando le offerte luce del Mercato Libero che propongono un basso costo kWh
Le spese della bolletta luce, insieme a quelle del gas, sono una delle voci che pesano di più sul bilancio domestico: si tratta di utenze indispensabili per una casa e che sono sottoposte a diverse fluttuazioni, anche nell’arco dello stesso anno, portando ad aumenti imprevisti che possono avere un impatto non indifferente sulla gestione del patrimonio.
Prima di scegliere un’offerta luce per la casa conveniente tramite il confronto online delle tariffe, è consigliabile avere il polso di quale sia, a maggio 2024, il costo medio bolletta della luce, in modo da capire se sia meglio scegliere una tariffa monoraria o una multioraria, una a prezzo fisso o a prezzo variabile.
Vediamo a quanto ammonta, oggi 13 maggio 2024, la spesa media in bolletta per una famiglia.
Quanto si spende al mese di luce a maggio 2024?
COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE |
DIMENSIONE ABITAZIONE |
ELETTRODOMESTICI UTILIZZATI |
CONSUMO ANNUO STIMATO (kWh) |
SPESA MENSILE STIMATA (€/mese) |
1 persona |
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2 persone |
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3 persone |
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4 persone |
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5 persone |
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*Le simulazioni di spesa sono state effettuate utilizzando il comparatore di SOStariffe.it e considerando la miglior offerta luce del Mercato Libero di maggio 2024. Il dato relativo alla spesa mensile si riferisce alla sola componente della bolletta direttamente collegata al consumo.
Per rispondere alla domanda “quanto si spende per la luce ogni mese?” è necessario tenere in considerazione il profilo di consumo dell’utente e, in particolare, il suo consumo annuo. La spesa media mensile per la luce di un single, infatti, sarà diversa da quella di una famiglia. Il costo medio bolletta luce per una famiglia di 2 persone nel 2024 sarà maggiore rispetto a quella di un single, ma non sarà pari al doppio.
A determinare il consumo annuo di luce intervengono diversi fattori. In particolare, c’è da considerare il la frequenza di utilizzo degli elettrodomestici che varia da famiglia a famiglia, oltre all’efficienza energetica dei modelli in uso. In generale, all’aumentare del numero di componenti del nucleo familiare si registrerà un incremento dei consumi e, quindi, della spesa.
In tabella sono riportate alcune simulazioni di consumo e spesa per varie composizioni del nucleo familiare. A questo proposito, è bene ricordare che è sempre importante considerare il proprio profilo di consumo per scegliere la tariffa giusta da attivare. I dati sul consumo annuo di energia elettrica della propria fornitura possono essere recuperati in bolletta, consultando l’apposita sezione relativa ai consumi. Per ulteriori informazioni, ecco l’approfondimento degli esperti di SOStariffe.it su come leggere la bolletta luce.
Come scegliere una buona offerta luce: meglio prezzo fisso o prezzo indicizzato?
Quanto si spende all’anno di luce? A determinare la spesa complessiva sono, quindi, alcuni fattori come il costo dell’energia, il costo fisso della fornitura e il totale di energia utilizzato nell’arco di tempo. Per gli utenti c’è la possibilità di scegliere l’offerta luce più conveniente sul mercato in modo da ridurre il costo unitario dell’energia e il costo fisso della fornitura, indipendente dai consumi.
Consultando il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce puoi accedere a una panoramica delle offerte più vantaggiose proposte daigestori energetici partner a maggio 2024, in modo da minimizzare la spesa in bolletta. Sul Mercato Libero sono disponibili, sostanzialmente, due tipologie di offerte: offerte luce a prezzo fisso e offerte luce a prezzo indicizzato.
Scegliendo un’offerta a prezzo fisso blocchi il costo dell’energia per un certo periodo di tempo (almeno 12 mesi). Queste soluzioni rappresentano un vero e proprio “scudo” contro i rincari del mercato energetico all’ingrosso.
Con le offerte a prezzo indicizzato, invece, paghi l’energia elettrica come all’ingrosso, in base all’andamento del PUN (Prezzo Unico Nazionale). Alcune offerte indicizzate, invece, consentono l’accesso al prezzo del servizio di Maggior Tutela (si parla in questo caso di tariffe indicizzate ARERA) con aggiornamenti trimestrali del prezzo.
L’acceso al prezzo di un indice di riferimento, come il PUN o il prezzo ARERA, avviene a fronte di:
- un “contributo al consumo” ovvero un leggero rincaro (espresso in €/kWh) del prezzo dell’indice di riferimento
- una quota fissa mensile e indipendente al consumo richiesta dal fornitore per mantenere attiva una fornitura
Componenti della bolletta elettrica più importanti
La bolletta dell’energia elettrica è composta da diverse voci che, sommate tra loro, determinano l’importo finale da pagare. Alcune di queste voci sono direttamente collegate al consumo registrato ed al costo dell’energia mentre altre rappresentano un costo fisso, indipendente dal consumo. Ci sono poi le imposte e l’IVA che comportano una spesa aggiuntiva rispetto al totale determinato dalla somma di tutte le altre voci.
In una bolletta della luce si registra la presenza delle seguenti voci:
- Spesa per la materia energia: tale voce si suddivide in una Quota fissa, slegata dal consumo, ed in una Quota energia, strettamente collegata al costo dell’energia e al totale di energia consumato nel periodo di fatturazione; in questa voce della bolletta rientrano i due parametri che differenziano le offerte luce presenti sul mercato: il costo unitario dell’energia (espresso in €/kWh) ed il costo di “commercializzazione e vendita” (espresso in €/mese) che risulta essere indipendente dal consumo
- Spesa per il trasporto e per la gestione del contatore, che comprendono tutte quelle riguardanti l’erogatore del servizio che vengono imputate al distributore di energia;
- Spesa per gli oneri di sistema, ovvero i costi aggiuntivi che si trovano sulla bolletta per finanziare il raggiungimento di obiettivi di interesse comune (ad esempio per il supporto alle energie rinnovabili);
- Imposte e IVA
I parametri che determinano l’importo complessivo delle voci Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, Spesa per gli oneri di sistema, Imposte e IVA sono uguali per tutte le forniture domestiche, sia nel Mercato Libero che nel servizio di Maggior Tutela. A determinare tali voci sono le decisioni di ARERA oltre che la normativa vigente (per Imposte e IVA).
A differenziare la spesa complessiva in bolletta tra i vari clienti è la Spesa per la materia energia e, in particolare, il costo unitario dell’energia e il costo fisso di “commercializzazione e vendita” oltre, naturalmente, al totale di energia elettrica consumato nel periodo di fatturazione
Cosa sono i consumi stimati in bolletta?
In bolletta sono sempre riportati i consumi complessivi della fornitura nel periodo di fatturazione. Tale dato viene rilevato direttamente dal distributore locale (i contatori moderni inviano in automatico il dato dei consumi periodicamente). Può capitare, però, che l’ultima rilevazione del distributore locale non coincida con la fine del periodo di fatturazione.
In tal caso, il fornitore effettua una stima dei consumi del cliente, considerando il suo consumo medio, per determinare il consumo totale nel periodo di fatturazione e, quindi, l’importo da addebitare in bolletta. I consumi stimati in bolletta sono, quindi, un parametro che gioca un ruolo chiave nella definizione dell’importo da pagare.
In ogni caso, la presenza di un consumo stimato viene sempre contro-bilanciata nella fattura successiva dall’arrivo della nuova lettura da parte del distributore. In sostanza, se il cliente ha pagato più del dovuto riceverà uno sconto sulla bolletta successiva. Allo stesso modo, se il consumo stimato è inferiore a quello reale, nella bolletta successiva, sarà incluso un costo extra legato al maggiore consumo registrato.
A differenza di quanto avviene con il gas, per l’energia elettrica non viene più richiesto all’utente di comunicare l’autolettura del contatore. Il sistema di rilevamento automatico dei consumi da parte del distributore, infatti, consente al fornitore di energia elettrica di poter determinare l’importo delle bollette in modo molto preciso, ricorrendo solo occasionalmente ai consumi stimati.
Se voleste avere un'idea dei consumi energetici giornalieri consigliamo infine la lettura della guida Quanti kwh consuma una casa al giorno?