Qual è il costo medio della bolletta della luce a maggio 2025?

Aggiornato il 02/04/2025
di Paolo Marelli
In 30 sec.

Bollette della luce: qual è l’importo medio da pagare?

  • Il costo medio bolletta luce dipende da vari fattori, tra cui il numero delle persone nella tua famiglia, le dimensioni di casa e il tipo di elettrodomestici che usi
  • Come verificare il tuo fabbisogno di energia elettrica? Consulta l’ultima bolletta: nella sezione Consumi trovi lo storico dei consumi
  • Per tagliare il costo medio bolletta luce devi ridurre la spesa per la materia energia, attivando le offerte luce del Mercato Libero che propongono un basso costo kWh

Gli importi della bolletta luce, insieme a quelli del gas, sono una delle voci che più pesano su un bilancio domestico: secondo una recente analisi dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, nel 2023, le cosiddette “spese obbligate” (ovvero quelle per utenze domestiche, acquisto di cibo e carburanti) hanno inciso per il 56% sull’esborso complessivo delle famiglie italiane.

Il risultato? Dei 1.191 euro di spese irrinunciabili pagati ogni mese dagli italiani (su un totale di uscite di 2.128 euro), ben 374 euro sono serviti a coprire i costi per la manutenzione della casa, bolletta luce inclusa. A costare di più in assoluto è stato l’acquisto di cibo (526 euro al mese).

Di fronte a queste cifre, risulta evidente quanto sia cruciale attivare un’offerta luce per la casa che ti aiuti a tenere sotto controllo le spese.

Una mossa vincente per alleggerire le fatture luce è affidarsi al confronto online delle offerte, tramite il comparatore di SOStariffe.it. Facendo un raffronto tra le tariffe dei fornitori energetici partner puoi avere il polso di quale sia, a maggio 2025, il costo medio bolletta luce, in modo da capire se sia meglio orientare il radar della convenienza verso una tariffa monoraria o una multioraria, una a prezzo fisso o indicizzato.

Vediamo a quanto ammonta, oggi 22 maggio 2025, la spesa media in bolletta per una famiglia.

Quanto si spende al mese di luce a maggio 2025?

PERSONE IN FAMIGLIA

SPESA STIMATA

DIMENSIONE DELLA CASA

ELETTRODOMESTICI UTILIZZATI

CONSUMO  STIMATO

1

32,46 €/mese

50 m²

  • Frigorifero
  • lavatrice
  • condizionatore

1.150 kWh/anno

2

60,68 €/mese

70 m²

  • Frigorifero
  • lavatrice
  • condizionatore

1.600 kWh/anno

3

50,43 €/mese

90 m²

  • Frigorifero
  • lavatrice
  • condizionatore
  • lavastoviglie

2.100 kWh/anno

4

66,58 €/mese

110 m²

  • Frigorifero
  • lavatrice
  • condizionatorex2
  • lavastoviglie

2.870 kWh/anno

5

78,42 €/mese

130 m²

  • Frigorifero
  • lavatrice
  • condizionatorex2
  • lavastoviglie
  • asciugatrice

3.400 kWh/anno

Le simulazioni di spesa sono state effettuate utilizzando il comparatore di SOStariffe.it e considerando la miglior offerta luce proposta dai partner di SOStariffe.it a marzo 2025. Il dato relativo alla spesa mensile si riferisce alla sola componente della bolletta direttamente collegata al consumo.

Per rispondere alla domanda “quanto si spende per la luce ogni mese?” è necessario tenere in considerazione il profilo di consumo dell’utente e, in particolare, il suo consumo annuo.

La spesa media mensile per la luce di un single, infatti, sarà diversa da quella di una famiglia. Il costo medio bollette luce per una famiglia di 2 persone nel 2025 sarà maggiore rispetto a quella di un single, ma non sarà pari al doppio.

Per verificare i tuoi consumi di energia elettrica puoi consultare l’ultima bolletta inviata dal tuo fornitore. Nella sezione consumi, sono riepilogate le informazioni utili per avere un’idea della tua “fame” di elettricità. Si tratta di un parametro fondamentale per capire quanto si spende per la luce ogni mese. Molti fornitori consentono di verificare questo dato anche tramite l’Area Clienti del sito ufficiale o l’app.

A determinare il consumo annuo di luce intervengono diversi fattori, tra cui:

  • la frequenza di utilizzo degli elettrodomestici che varia da famiglia a famiglia;
  • l’efficienza energetica dei modelli in uso;
  • la distribuzione oraria del consumo degli elettrodomestici (ad esempio, nell’arco della giornata o concentrata in determinate fasce orarie);
  • le dimensioni della propria casa.

In generale, all’aumentare del numero di componenti del nucleo familiare si registra un incremento dei consumi e, quindi, della spesa.

In tabella sono riportate alcune simulazioni di consumo e spesa per varie composizioni del nucleo familiare. A questo proposito, è bene ricordare che è importante conoscere il proprio profilo di consumo per scegliere la tariffa giusta da attivare.

I dati sul consumo annuo di energia elettrica della propria fornitura possono essere recuperati in bolletta, consultando l’apposita sezione relativa ai consumi. Per ulteriori informazioni, ecco l’approfondimento degli esperti di SOStariffe.it su come leggere la bolletta luce.

Per valutare il costo medio bollette nel 2025 è fondamentale conoscere il proprio consumo di energia elettrica oltre a individuare l’offerta del Mercato Libero che assicuri l’accesso al prezzo kWh più basso possibile.

Per ridurre l’importo delle bollette, senza tagliare i consumi, è necessario ridurre il costo dell’energia. Per tagliare il costo dell’energia è sufficiente affidarsi alle offerte luce del Mercato Libero che permettono di abbassare quanto più possibile il costo kWh dell’elettricità.

Come scegliere una buona offerta luce: meglio prezzo fisso o prezzo indicizzato?

Quanto si spende all’anno di luce? A determinare la spesa complessiva sono, come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, alcuni fattori come il costo dell’energia, il costo fisso della fornitura e il totale di energia utilizzato nell’arco di tempo. Una strategia per alleggerire le bollette è scegliere l’offerta luce più conveniente proposta dalle compagnie energetiche del Mercato Libero, in modo da ridurre il costo unitario dell’energia e il costo fisso della fornitura, che è indipendente dai consumi.

Consultando il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce puoi avere una panoramica delle offerte più vantaggiose proposte dai gestori energetici partner a maggio 2025. Il Mercato Libero ti assicura l’opzione di scelta tra offerte luce a prezzo fisso e a prezzo indicizzato.

Scegliendo un’offerta a prezzo fisso blocchi il costo dell’energia per un certo periodo di tempo (almeno 12 mesi). Queste soluzioni rappresentano un vero e proprio “scudo” contro i rincari del mercato energetico all’ingrosso.

Con le offerte a prezzo indicizzato, invece, paghi l’energia elettrica come all’ingrosso, in base all’andamento del PUN (Prezzo Unico Nazionale).

Il PUN si aggiorna in base all’andamento del mercato all’ingrosso. Per determinare il valore del PUN da utilizzare per definire il costo al kWh dell’energia elettrica è, quindi, utilizzata una media mensile.

L’acceso al prezzo di un indice di riferimento, come il PUN, avviene a fronte di:

  • un “contributo al consumo” ovvero un leggero rincaro (espresso in €/kWh) del prezzo dell’indice di riferimento;
  • una quota fissa mensile e indipendente dal consumo, richiesta dal fornitore per mantenere attiva una fornitura.

Le tariffe a prezzo indicizzato, in genere, consentono un risparmio nel breve periodo quando il valore del PUN è in discesa. Tuttavia, nel caso di PUN in rialzo, c’è il rischio di rincari improvvisi in bolletta.

In generale, non c’è una scelta migliore in assoluto tra prezzo fisso e prezzo indicizzato. È sempre importante valutare le opzioni a tua disposizione prima di procedere con l’attivazione di un’offerta luce. Una buona strategia per risparmiare è affidarsi alla comparazione online delle offerte in modo da avere informazioni dettagliate su spesa mensile e annuale stimata con l’attivazione di ogni singola offerta.

Componenti della bolletta elettrica più importanti

La bolletta dell’energia elettrica è composta da diverse voci che, sommate tra loro, determinano l’importo finale da pagare. Alcune di queste voci sono direttamente collegate al consumo registrato ed al costo dell’energia mentre altre rappresentano un costo fisso, indipendente dal consumo. Ci sono poi le imposte e l’IVA che comportano una spesa aggiuntiva rispetto al totale determinato dalla somma di tutte le altre voci.

In una bolletta della luce si registra la presenza delle seguenti voci:

  • Spesa per la materia energia: tale voce si suddivide in una Quota fissa, slegata dal consumo, ed in una Quota energia, strettamente collegata al costo dell’energia e al totale di energia consumato nel periodo di fatturazione; in questa voce della bolletta rientrano i due parametri che differenziano le offerte luce presenti sul mercato: il costo unitario dell’energia (espresso in €/kWh) ed il costo di “commercializzazione e vendita” (espresso in €/mese) che risulta essere indipendente dal consumo
  • Spesa per il trasporto e per la gestione del contatore, che comprendono tutte quelle riguardanti l’erogatore del servizio che vengono imputate al distributore di energia;
  • Spesa per gli oneri di sistema, ovvero i costi aggiuntivi che si trovano sulla bolletta per finanziare il raggiungimento di obiettivi di interesse comune (ad esempio per il supporto alle energie rinnovabili);
  • Imposte e IVA

I parametri che determinano l’importo complessivo delle voci Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, Spesa per gli oneri di sistema, Imposte e IVA sono uguali per tutte le forniture domestiche, sia nel Mercato Libero che nel servizio di Maggior Tutela. A determinare tali voci sono le decisioni di ARERA oltre che la normativa vigente (per Imposte e IVA).

differenziare la spesa complessiva in bolletta tra i vari clienti è la Spesa per la materia energia e, in particolare, il costo unitario dell’energia e il costo fisso di “commercializzazione e vendita” oltre, naturalmente, al totale di energia elettrica consumato nel periodo di fatturazione

L’unico modo per ridurre la bolletta è intervenire sulla Spesa per la materia energia, attivando le offerte luce più convenienti e, quindi, riducendo il costo unitario dell’energia e il costo fisso della fornitura. Tutte le altre voci della bolletta, invece, sono calcolate allo stesso modo per tutti i clienti (anche se l’importo effettivo dipende dal consumo della fornitura).

Cosa sono i consumi stimati in bolletta?

In bolletta sono sempre riportati i consumi complessivi della fornitura nel periodo di fatturazione. Tale dato viene rilevato direttamente dal distributore locale (i contatori moderni inviano in automatico il dato dei consumi periodicamente). Può capitare, però, che l’ultima rilevazione del distributore locale non coincida con la fine del periodo di fatturazione.

In tal caso, il fornitore effettua una stima dei consumi del cliente, considerando il suo consumo medio, per determinare il consumo totale nel periodo di fatturazione e, quindi, l’importo da addebitare in bolletta. I consumi stimati in bolletta sono, quindi, un parametro che gioca un ruolo chiave nella definizione dell’importo da pagare.

In ogni caso, la presenza di un consumo stimato viene sempre contro-bilanciata nella fattura successiva dall’arrivo della nuova lettura da parte del distributore. In sostanza, se il cliente ha pagato più del dovuto riceverà uno sconto sulla bolletta successiva. Allo stesso modo, se il consumo stimato è inferiore a quello reale, nella bolletta successiva, sarà incluso un costo extra legato al maggiore consumo registrato.

A differenza di quanto avviene con il gas, per l’energia elettrica non viene più richiesto all’utente di comunicare l’autolettura del contatore. Il sistema di rilevamento automatico dei consumi da parte del distributore, infatti, consente al fornitore di energia elettrica di poter determinare l’importo delle bollette in modo molto preciso, ricorrendo solo occasionalmente ai consumi stimati.

Se voleste avere un'idea dei consumi energetici giornalieri consigliamo infine la lettura della guida Quanti kwh consuma una casa al giorno?

Risorse utili