Quanto consuma un condizionatore? Costo medio annuo in bolletta e consigli di risparmio
- I consumi del condizionatore dipendono da fattori quali tempo di utilizzo, temperatura ed efficienza energetica
- per sapere quanto consuma un condizionatore, leggi con attenzione l’etichetta energetica
- scopri le stime di consumo annuale con relativa spesa in bolletta luce e il decalogo dei consigli per ridurne i consumi
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Caldo, afa e termometro che sale nelle giornate d’estate ci spingono a tenere acceso il condizionatore numerose ore al giorno per raffrescare le nostre case e sopportare le giornate roventi. L’utilizzo di questo elettrodomestico, però, aumenta i giri del contatore dell’energia elettrica, facendo lievitare il costo in bolletta luce. Ecco perché la prima mossa per risparmiare è conoscere quanto consuma un condizionatore: vediamo insieme stime, fattori di influenza e consigli di ottimizzazzione dell’uso.
Consumo annuale di un condizionatore per il raffrescamento
CLASSE ENERGETICA | SEER | CONSUMO ANNUO | COSTO IN BOLLETTA |
A+++ |
8,5 |
150 kWh |
24 € |
A++ |
6,10 |
180 kWh |
28,80 € |
C |
5 |
260 kWh |
41,60 € |
G |
3 |
430 Kwh |
68,80 € |
Nella tabella qui sopra, mostriamo quali sono le stime di consumo annuale con relativa spesa in bolletta luce di un condizionatore. Le stime sono calcolate sulla base di classe energetica e SEER. Quest’ultimo è il rapporto di efficienza energetica stagionale per la modalità di raffreddamento: più il suo valore è alto, maggiore è la potenza e l'efficienza del condizionatore.
Per esempio, scegliendo un condizionatore ad aria solo con funzione di raffreddamento, un modello di classe energetica A+++ avrà un consumo non superiore ai 213 kWh per 350 ore di utilizzo. Si tratta di un parametro oggettivo che puoi utilizzare per scegliere il modello da acquistare per poter rinfrescare casa in estate, senza ritrovarti poi una bolletta luce salata.
Inoltre, non vanno tralasciate le caratteristiche dell’edificio. Se per un condizionatore non è difficile assicurare una temperatura ottimale in una stanza di pochi metri quadrati, quando l’ambiente è ampio, con esposizione a sud, con tante finestre e, magari, un isolamento delle pareti e del tetto non ottimale, i consumi energetici del condizionatore possono aumentare parecchio.
Da cosa dipendono i consumi del condizionatore?
Il consumo di energia elettrica annuale di un condizionatore dipende da tre parametri:
- il tempo di utilizzo e, quindi, per quante ore il dispositivo sarà attivo;
- il modo di utilizzo e, quindi, quale sarà la temperatura obiettivo che si desidera raggiungere (più bassa è la temperatura rispetto a quella esterna e maggiori saranno i consumi);
- la classe di efficienza energetica indicata sull’apposita etichetta con una lettera, da A+++ fino a F (ma ormai sulle etichette non ci sono più le classi inferiori a D); misura la capacità dell’elettrodomestico di sfruttare al meglio ogni kWh.
Come leggere l’etichetta del condizionatore per i consumi?
Per sapere quanto consuma un condizionatore, è opportuno leggere con attenzione l’etichetta del condizionatore, la quale contiene una serie di informazioni sul consumo e la classe energetica del dispositivo. In particolare, sono indicati:
- logo dell’Unione europea;
- nome del modello e produttore;
- classe di efficienza energetica dalla A (la migliore) alla F o G (la peggiore);
- SEER (l’efficienza energetica stagionale in modalità di raffreddamento);
- potenza nominale kW;
- consumo kWh/anno;
- emissioni sonore in decibel;
- SCOP (coefficiente di prestazione stagionale in modalità riscaldamento).
Di seguito, scattiamo una panoramica delle tre principali tipologie di condizionatori che si possono acquistare:
- condizionatori senza unità esterna, sia fissi che portatili: hanno il classico tubo flessibile che si fa passare attraverso la finestra o la porta-finestra (di norma con un buco nel vetro). Sono spesso l’unica opzione disponibile quando non è possibile installare un motore esterno, perché non si ha lo spazio o perché, in un condominio, non è permesso dal regolamento;
- condizionatori con unità esterna: comprendono il motore - fuori dalla finestra, oppure sul balcone o in terrazzo - e i vari split installati negli ambienti della casa laddove serve;
- condizionatori a pompa di calore: possono anche funzionare in senso inverso producendo aria calda quando la temperatura esterna si aggira intorno agli 8 °C. Non possono essere considerati veri sostituti di un impianto di condizionamento tradizionale, ma possono garantire un’eccellente integrazione.
Condizionatore giusto per la propria casa: BTU e potenza del condizionatore
POTENZA IN BTU | SUPERFICIE DELL'AMBIENTE |
6000 BTU |
22 metri quadrati |
9000 BTU |
33 metri quadrati |
12000 BTU |
45 metri quadrati |
18000 BTU |
66 metri quadrati |
24000 BTU |
85 metri quadrati |
Prima di acquistare un condizionatore è necessario assicurarsi che abbia una potenza adeguata sulla base di:
- dimensione della tua casa;
- isolamento termico dell’abitazione;
- esposizione al sole;
- zona climatica nella quale vivi.
Per conoscere la potenza di un condizionatore, ricordiamo che l’unità di misura, o meglio la capacità di raffreddamento nel tempo (e non il consumo, analizzato più sopra) sono i BTU, ovvero “British Termal Unit”.
Da valutare con cura è anche la rumorosità del condizionatore, soprattutto se questo è localizzato nella stanza da letto e si ha intenzione di tenerlo acceso anche durante la notte.
Come risparmiare con il condizionatore in bolletta? 10 consigli utili
Il condizionatore è uno tra gli elettrodomestici più energivori. I suoi consumi energetici, infatti, pesano sulla bolletta luce. Per alleggerirne l’impatto è necessario:
- ridurre il più possibile il consumo del dispositivo;
- abbassare il costo kWh dell’energia elettrica.
Per diminuire il consumo di energia del condizionatore, puoi mettere in pratica i consigli che illustriamo nel paragrafo che segue. In questo modo, infatti, puoi raffrescare la tua casa senza sprechi, ottenendo il massimo delle prestazioni dal condizionatore con un consumo minimo di elettricità. Senza dimenticare che puoi adottare anche alcuni accorgimenti per raffreddare casa anche senza aria condizionata.
Oltre a ciò, devi assicurarti di aver ridotto il costo dell’energia elettrica alla tariffa più bassa possibile in base alle attuali condizioni del mercato, in maniera tale da aumentare il risparmio in bolletta.
CONDIZIONATORE: DECALOGO ANTI CONSUMO | |
1 |
Utilizzare la funzione deumidificazione |
2 |
Impostare la temperatura corretta |
3 |
Migliorare l'isolamento della casa |
4 |
Concentrarsi sui locali effettivamente utilizzati |
5 |
Collocare il condizionatore nella giusta posizione |
6 |
Scegliere il condizionatore adatto alla stanza |
7 |
Affidarsi a modelli con tecnologia inverter |
8 |
Sfruttare la funzione timer |
9 |
Effettuare manutenzione e pulizia del condizionatore |
10 |
Non utilizzare solo il condizionatore |
Ecco 10 consigli utili per risparmiare. Questo decalogo di buone pratiche per ridurre i costi dell’energia elettrica può adattarsi a svariate tipologie di condizionatori presenti sul mercato. Seguendo, anche solo in parte, gli accorgimenti descritti di seguito puoi contenere i consumi legati all’utilizzo del condizionatore senza rinunciare a rinfrescare casa durante l’estate:
- consiglio numero 1: utilizzare la funzione deumidificazione. È possibile, in tanti modelli, scegliere la cosiddetta “modalità Dry”: quando il caldo è soffocante, infatti, è più spesso un problema di umidità. La deumidificazione garantisce consumi più bassi e crea un ambiente più confortevole, anche durante la notte, quando il condizionatore di norma andrebbe spento;
- consiglio numero 2: impostare la temperatura corretta. La scelta della “temperatura obiettivo” è un passaggio fondamentale. In linea di massima, la temperatura in casa non dovrebbe essere più bassa di 8° C rispetto alla temperatura esterna. Oltre questa soglia, infatti, la sensazione di rinfrescamento sarà limitata;
- consiglio numero 3: migliorare il più possibile l’isolamento dell’ambiente, evitando fuoriuscite d’aria fresca e qualsiasi possibile fonte di dispersione termica.
- consiglio numero 4: concentrarsi sulle stanze effettivamente utilizzate. Scegliere di raffreddare tutta la casa, soprattutto se ci sono diversi locali, non è una buona mossa, dal punto di vista energetico. Meglio concentrare l’aria fresca solo nelle stanze in cui è effettivamente presente qualcuno, evitando di consumare energia inutilmente per rinfrescare stanze dove non c’è nessuno al loro interno;
- consiglio numero 5: collocare il condizionatore nella posizione corretta. Il dispositivo andrebbe installato in alto e nella parte più fresca e protetta della stanza per garantire un funzionamento ottimale;
- consiglio numero 6: scegliere il condizionatore giusto per la stanza, evitando di puntare su modelli sottodimensionati o sovradimensionati. Entrambe le opzioni sono, infatti, poco convenienti;
- consiglio numero 7: affidarsi a modelli con tecnologia inverter in grado di adeguare la velocità del motore in base all’effettiva temperatura dell’ambiente da rinfrescare, ottimizzando così i consumi;
- consiglio numero 8: sfruttare la funzione timer del condizionatore per regolare gli orari di accensione e spegnimento, al fine di evitare sprechi di energia;
- consiglio numero 9: effettuare la manutenzione e la pulizia. Il condizionatore è un dispositivo che necessita di cure e, come tale, deve essere sottoposto a un regolare controllo, altrimenti si rischia un’impennata dei consumi. È buona regola richiedere l’intervento di professionisti che procedano con la manutenzione a stagione calda conclusa (verso ottobre) e poi a maggio-giugno, prima che la stagione ricominci.
- consiglio numero 10: non utilizzare solo il condizionatore. Per rinfrescarsi è utile, durante le calde giornate estive, alternare al condizionatore anche l’uso del ventilatore da soffitto, un sistema semplice ed economico per combattere il caldo. Alternando i due dispositivi, sarà possibile rinfrescarsi e ottimizzare i consumi.
Bonus condizionatore: quali sono le agevolazioni a maggio 2025
BONUS EDILIZIO | DETRAZIONE | SPIEGAZIONE |
Ecobonus |
|
Sconto fiscale senza ristrutturazione |
Bonus casa |
|
Incentivo vincolato a lavori edilizi |
Bonus mobili |
|
Incentivo legato alla ristrutturazione della casa |
Superbonus |
|
Agevolazione con interventi edilizi |
Ecobonus
Se vuoi beneficiare di una detrazione Irpef del 65% delle spese per l’acquisto di un climatizzatore, puoi fare affidamento sull’Ecobonus, che è un incentivo per migliorare le prestazioni energetiche del tuo immobile.
Per ottenere l’aliquota al 65%, però, si deve sostituire un condizionatore di vecchia generazione con uno nuovo di classe energetica superiore (A+++) e il nuovo impianto deve essere dotato di caldaie a condensazione o pompe di calore così da fungere sia da sistema di raffrescamento in estate e climatizzatore in inverno. L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, spalmabili in 10 rate annuali nella dichiarazione dei redditi.
Bonus casa
L’installazione di un condizionatore rientra anche nel raggio d’azione del Bonus casa, che consiste in una detrazione Irpef del 50% sulle spese di riqualificazione del proprio immobile, con tetto massimo di 96.000 euro. Tale intervento, come già anticipato, deve essere però legato a interventi di:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Il Bonus casa, valido per tutto il 2024, agevola spese effettuate nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024.
Bonus mobili
L’aliquota al 50% vale anche per il Bonus mobili, la detrazione Irpef che agevola l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Tra i prodotti detraibili con il bonus mobili, per una spesa massima di 5mila euro nel 2024, ci sono anche ventilatori elettrici e apparecchi per il condizionamento. È possibile includere in detrazione anche le spese per trasporto e montaggio dei beni acquistati.
Come spiegano dall’Agenzia delle Entrate, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, che devono essere di classe energetica elevata.
Superbonus
È possibile installare un nuovo condizionatore sfruttando anche le agevolazioni previste dal Superbonus. Tuttavia, nel 2024, questa agevolazione è stata decurtata al 70% e vale solo per i condomini e gli edifici da due a quattro unità, posseduti da un unico proprietario.
Il Superbonus 70% consente di detrarre le spese per l’acquisto e l’installazione di un nuovo condizionatore, ma solo nel caso in cui questo intervento sia associato a uno cosiddetto “trainante”: bisogna cioè accompagnare l’installazione di un impianto di climatizzazione (intervento “trainato”) con uno considerato “trainante”, come per esempio l’isolamento termico.