Quanto consuma un condizionatore? Costo medio annuo in bolletta e consigli di risparmio

Aggiornato il 09/10/2024
di Alessandro Voci
In 30 sec.
  • consumi del condizionatore dipendono da fattori quali tempo di utilizzotemperatura ed efficienza energetica
  • per sapere quanto consuma un condizionatore, leggi con attenzione l’etichetta energetica
  • scopri le stime di consumo annuale con relativa spesa in bolletta luce e il decalogo dei consigli per ridurne i consumi
  • confronta le migliori offerte luce tra quelle proposte dai partner di SOStariffe.it a maggio 2025

Caldo, afa e termometro che sale nelle giornate d’estate ci spingono a tenere acceso il condizionatore numerose ore al giorno per raffrescare le nostre case e sopportare le giornate roventi. L’utilizzo di questo elettrodomestico, però, aumenta i giri del contatore dell’energia elettrica, facendo lievitare il costo in bolletta luce. Ecco perché la prima mossa per risparmiare è conoscere quanto consuma un condizionatore: vediamo insieme stimefattori di influenza e consigli di ottimizzazzione dell’uso.

quanto consuma il condizionatore

Consumo annuale di un condizionatore per il raffrescamento

CLASSE ENERGETICA SEER CONSUMO ANNUO COSTO IN BOLLETTA

A+++

8,5

150 kWh

24 €

A++

6,10

180 kWh

28,80 €

C

5

260 kWh

41,60 €

G

3

430 Kwh

68,80 €

Nella tabella qui sopra, mostriamo quali sono le stime di consumo annuale con relativa spesa in bolletta luce di un condizionatore. Le stime sono calcolate sulla base di classe energetica e SEER. Quest’ultimo è il rapporto di efficienza energetica stagionale per la modalità di raffreddamento: più il suo valore è alto, maggiore è la potenza e l'efficienza del condizionatore.

Per esempio, scegliendo un condizionatore ad aria solo con funzione di raffreddamento, un modello di classe energetica A+++ avrà un consumo non superiore ai 213 kWh per 350 ore di utilizzo. Si tratta di un parametro oggettivo che puoi utilizzare per scegliere il modello da acquistare per poter rinfrescare casa in estate, senza ritrovarti poi una bolletta luce salata.

L’utilizzo di un condizionatore ha un costo di 1,77 euro al giorno in media nella bolletta luce, con un consumo elettrico di circa 1000 W per 6 ore al giorno. In totale, la spesa media è di 160 euro per i mesi di giugno, luglio e agosto.

La stima è stata fatta dall’ADOC (Associazione difesa orientamento consumatori), tenendo però presente che la spesa può variare in base alle caratteristiche del modello installato in casa e dalle tariffe energia elettrica applicate dal fornitore con cui hai sottoscritto un contratto.

Inoltre, non vanno tralasciate le caratteristiche dell’edificio. Se per un condizionatore non è difficile assicurare una temperatura ottimale in una stanza di pochi metri quadrati, quando l’ambiente è ampio, con esposizione a sud, con tante finestre e, magari, un isolamento delle pareti e del tetto non ottimale, i consumi energetici del condizionatore possono aumentare parecchio.

Da cosa dipendono i consumi del condizionatore?

Il consumo di energia elettrica annuale di un condizionatore dipende da tre parametri:

  1. il tempo di utilizzo e, quindi, per quante ore il dispositivo sarà attivo;
  2. il modo di utilizzo e, quindi, quale sarà la temperatura obiettivo che si desidera raggiungere (più bassa è la temperatura rispetto a quella esterna e maggiori saranno i consumi);
  3. la classe di efficienza energetica indicata sull’apposita etichetta con una lettera, da A+++ fino a F (ma ormai sulle etichette non ci sono più le classi inferiori a D); misura la capacità dell’elettrodomestico di sfruttare al meglio ogni kWh.

I primi due parametri sono soggettivi e variano da caso a caso; il terzo dipende dal modello di condizionatore: sull’etichetta è riportato il consumo in kWh per 350 ore di utilizzo.

Come leggere l’etichetta del condizionatore per i consumi?

Per sapere quanto consuma un condizionatore, è opportuno leggere con attenzione l’etichetta del condizionatore, la quale contiene una serie di informazioni sul consumo e la classe energetica del dispositivo. In particolare, sono indicati:

  • logo dell’Unione europea;
  • nome del modello e produttore;
  • classe di efficienza energetica dalla A (la migliore) alla F o G (la peggiore);
  • SEER (l’efficienza energetica stagionale in modalità di raffreddamento);
  • potenza nominale kW;
  • consumo kWh/anno;
  • emissioni sonore in decibel;
  • SCOP (coefficiente di prestazione stagionale in modalità riscaldamento).

Di seguito, scattiamo una panoramica delle tre principali tipologie di condizionatori che si possono acquistare:

  • condizionatori senza unità esterna, sia fissi che portatili: hanno il classico tubo flessibile che si fa passare attraverso la finestra o la porta-finestra (di norma con un buco nel vetro). Sono spesso l’unica opzione disponibile quando non è possibile installare un motore esterno, perché non si ha lo spazio o perché, in un condominio, non è permesso dal regolamento;

Hanno prestazioni inferiori rispetto ai condizionatori con unità esterna e, avendo il motore interno, sono molto più rumorosi.

  • condizionatori con unità esterna: comprendono il motore - fuori dalla finestra, oppure sul balcone o in terrazzo - e i vari split installati negli ambienti della casa laddove serve;
  • condizionatori a pompa di calore: possono anche funzionare in senso inverso producendo aria calda quando la temperatura esterna si aggira intorno agli 8 °C. Non possono essere considerati veri sostituti di un impianto di condizionamento tradizionale, ma possono garantire un’eccellente integrazione.

Non esiste un condizionatore migliore in assoluto: nella valutazione del modello da acquistare è necessario tenere in considerazione le proprie esigenze, oltre al tipo di ambiente da rinfrescare. L’efficienza energetica è un altro elemento fondamentale da valutare per individuare l’opzione giusta.

Condizionatore giusto per la propria casa: BTU e potenza del condizionatore

POTENZA IN BTU SUPERFICIE DELL'AMBIENTE

6000 BTU

22 metri quadrati

9000 BTU

33 metri quadrati

12000 BTU

45 metri quadrati

18000 BTU

66 metri quadrati

24000 BTU

85 metri quadrati

Prima di acquistare un condizionatore è necessario assicurarsi che abbia una potenza adeguata sulla base di:

  • dimensione della tua casa;
  • isolamento termico dell’abitazione;
  • esposizione al sole;
  • zona climatica nella quale vivi.

Per esempio, un condizionatore in una casa ubicata in una zona climatica molto calda dovrà lavorare di più per raggiungere la temperatura obiettivo, sia in termini di tempo che di potenza. Allo stesso modo, un condizionatore di un’abitazione scarsamente coibentata impiegherà più tempo e più potenza rispetto a una casa con maggior isolamento termico. Infine, se pensiamo all’esposizione, una casa costruita in una posizione esposta al sole avrà bisogno di più tempo e potenza per raffrescarsi rispetto a una posizionata in una zona d’ombra.

Per conoscere la potenza di un condizionatore, ricordiamo che l’unità di misura, o meglio la capacità di raffreddamento nel tempo (e non il consumo, analizzato più sopra) sono i BTU, ovvero “British Termal Unit”.

Ad esempio, bastano 5.000 BTU orari per raffrescare una stanza fino a 10 metri quadri, ma sopra i 40 metri quadri ci vogliono almeno 18.000 BTU.

Attenzione perché nei condizionatori con un solo motore esterno e due split, i BTU non possono essere semplicemente sommati, in quanto è difficile che entrambi i dispositivi lavorino al massimo delle loro prestazioni nello stesso tempo: di conseguenza, non è sufficiente acquistare più split per garantirsi la temperatura desiderata in uno spazio molto ampio.

Da valutare con cura è anche la rumorosità del condizionatore, soprattutto se questo è localizzato nella stanza da letto e si ha intenzione di tenerlo acceso anche durante la notte.

Durante le ore di riposo sarebbe desiderabile non superare mai i 30 decibel (dB), mentre durante il giorno si possono sopportare come “rumore di fondo” anche 40-45 dB. Il problema diventa rilevante con i condizionatori portatili, perché, a differenza di quelli fissi, il motore si trova all’interno e non all’esterno della stanza, e il rumore può divenire quasi assordante.

Come risparmiare con il condizionatore in bolletta? 10 consigli utili

Il condizionatore è uno tra gli elettrodomestici più energivori. I suoi consumi energetici, infatti, pesano sulla bolletta luce. Per alleggerirne l’impatto è necessario:

  • ridurre il più possibile il consumo del dispositivo;
  • abbassare il costo kWh dell’energia elettrica.

Per diminuire il consumo di energia del condizionatore, puoi mettere in pratica i consigli che illustriamo nel paragrafo che segue. In questo modo, infatti, puoi raffrescare la tua casa senza sprechi, ottenendo il massimo delle prestazioni dal condizionatore con un consumo minimo di elettricità. Senza dimenticare che puoi adottare anche alcuni accorgimenti per raffreddare casa anche senza aria condizionata.

Oltre a ciò, devi assicurarti di aver ridotto il costo dell’energia elettrica alla tariffa più bassa possibile in base alle attuali condizioni del mercato, in maniera tale da aumentare il risparmio in bolletta.

Per trovare le tariffe energia elettrica con un costo kWh ridotto, puoi consultare il comparatore di SOStariffe.it per offerte energia elettrica. Questo tool gratuito ti permette di confrontare le soluzioni proposte oggi, 22 maggio 2025, dai gestori energetici partner di SOStariffe.it. Con questo strumento digitale, puoi individuare le offerte luce più in linea con il fabbisogno energetico annuale della tua famiglia.

  CONDIZIONATORE: DECALOGO ANTI CONSUMO

1

Utilizzare la funzione deumidificazione

2

Impostare la temperatura corretta

3

Migliorare l'isolamento della casa

4

Concentrarsi sui locali effettivamente utilizzati

5

Collocare il condizionatore nella giusta posizione

6

Scegliere il condizionatore adatto alla stanza

7

Affidarsi a modelli con tecnologia inverter

8

Sfruttare la funzione timer

9

Effettuare manutenzione e pulizia del condizionatore

10

Non utilizzare solo il condizionatore

Ecco 10 consigli utili per risparmiare. Questo decalogo di buone pratiche per ridurre i costi dell’energia elettrica può adattarsi a svariate tipologie di condizionatori presenti sul mercato. Seguendo, anche solo in parte, gli accorgimenti descritti di seguito puoi contenere i consumi legati all’utilizzo del condizionatore senza rinunciare a rinfrescare casa durante l’estate:

  • consiglio numero 1: utilizzare la funzione deumidificazione. È possibile, in tanti modelli, scegliere la cosiddetta “modalità Dry”: quando il caldo è soffocante, infatti, è più spesso un problema di umidità. La deumidificazione garantisce consumi più bassi e crea un ambiente più confortevole, anche durante la notte, quando il condizionatore di norma andrebbe spento;

Con la deumidificazione al posto del raffrescamento, il risparmio potenziale in bolletta è anche del 12-13%.

  • consiglio numero 2: impostare la temperatura corretta. La scelta della “temperatura obiettivo” è un passaggio fondamentale. In linea di massima, la temperatura in casa non dovrebbe essere più bassa di 8° C rispetto alla temperatura esterna. Oltre questa soglia, infatti, la sensazione di rinfrescamento sarà limitata;

Se la giornata è torrida, per esempio con 35°C all’esterno, la temperatura del condizionatore non deve essere regolata sotto i 28°C. Al contrario, in tanti, proprio quando fa più caldo, regolano il proprio dispositivo alla temperatura più bassa possibile (di norma i 20°C all’interno), con la speranza che il fresco arrivi il prima possibile. Ma è una pratica pericolosa per la salute e costosa.

  • consiglio numero 3: migliorare il più possibile l’isolamento dell’ambiente, evitando fuoriuscite d’aria fresca e qualsiasi possibile fonte di dispersione termica.
  • consiglio numero 4: concentrarsi sulle stanze effettivamente utilizzate. Scegliere di raffreddare tutta la casa, soprattutto se ci sono diversi locali, non è una buona mossa, dal punto di vista energetico. Meglio concentrare l’aria fresca solo nelle stanze in cui è effettivamente presente qualcuno, evitando di consumare energia inutilmente per rinfrescare stanze dove non c’è nessuno al loro interno;
  • consiglio numero 5: collocare il condizionatore nella posizione corretta. Il dispositivo andrebbe installato in alto e nella parte più fresca e protetta della stanza per garantire un funzionamento ottimale;

Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

  • consiglio numero 6: scegliere il condizionatore giusto per la stanza, evitando di puntare su modelli sottodimensionati o sovradimensionati. Entrambe le opzioni sono, infatti, poco convenienti;
  • consiglio numero 7: affidarsi a modelli con tecnologia inverter in grado di adeguare la velocità del motore in base all’effettiva temperatura dell’ambiente da rinfrescare, ottimizzando così i consumi;

Sebbene siano più costosi di quelli dotati di tecnologia on-off, i condizionatori con tecnologia inverter hanno un minor consumo energetico, ridotta rumorosità e garantiscono un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti.

  • consiglio numero 8: sfruttare la funzione timer del condizionatore per regolare gli orari di accensione e spegnimento, al fine di evitare sprechi di energia;

Grazie a queste funzioni puoi ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort nella tua abitazione.

  • consiglio numero 9: effettuare la manutenzione e la pulizia. Il condizionatore è un dispositivo che necessita di cure e, come tale, deve essere sottoposto a un regolare controllo, altrimenti si rischia un’impennata dei consumi. È buona regola richiedere l’intervento di professionisti che procedano con la manutenzione a stagione calda conclusa (verso ottobre) e poi a maggio-giugno, prima che la stagione ricominci.

Le operazioni di manutenzione di solito comprendono la pulizia dei filtri e delle griglie dell’aria, che dopo qualche settimana si ricoprono di polvere, soprattutto in caso di uso continuativo del condizionatore. C’è poi il controllo del livello del gas refrigerante. E, infine, la pulizia della serpentina. Pulire i filtri consente di ridurre i costi fino all’8%.

In assenza di una manutenzione corretta, il condizionatore tende a lavorare sotto sforzo e questo ha un impatto diretto sui consumi, con un +30% in più di energia elettrica consumata rispetto ai parametri di fabbrica (dati ENEA).

  • consiglio numero 10: non utilizzare solo il condizionatore. Per rinfrescarsi è utile, durante le calde giornate estive, alternare al condizionatore anche l’uso del ventilatore da soffitto, un sistema semplice ed economico per combattere il caldo. Alternando i due dispositivi, sarà possibile rinfrescarsi e ottimizzare i consumi.

Non è necessario ricorrere a tutti questi accorgimenti, ma è importante cercare di metterne in pratica quanti più possibile. Con questi piccoli interventi, infatti, puoi usare il condizionatore in maniera “intelligente”, ottimizzando i consumi e risparmiando sulla bolletta luce.

Bonus condizionatore: quali sono le agevolazioni a maggio 2025

BONUS EDILIZIO DETRAZIONE SPIEGAZIONE

Ecobonus

  • 65%
  • spesa massima di 46.154 €

Sconto fiscale senza ristrutturazione

Bonus casa

  • 50%
  • tetto di spesa di 96.000 €

Incentivo vincolato a lavori edilizi

Bonus mobili

  • 50%
  • spesa massima di 5.000 €

Incentivo legato alla ristrutturazione della casa

Superbonus

  • 70%
  • solo per condomini nel 2024

Agevolazione con interventi edilizi

Anche se non c’è un vero e proprio Bonus condizionatore, ci sono una serie di agevolazioni fiscali che ne incentivano l’acquisto. Prima di scoprire quali sono a maggio 2025, c’è però da segnalare che, mentre Bonus casa, Bonus mobili e Superbonus vanno a braccetto con interventi edilizi sugli immobili, l’Ecobonus può essere ottenuto anche senza eseguire lavori di ristrutturazione o interventi di manutenzione straordinaria in casa.

Ecobonus

Se vuoi beneficiare di una detrazione Irpef del 65% delle spese per l’acquisto di un climatizzatore, puoi fare affidamento sull’Ecobonus, che è un incentivo per migliorare le prestazioni energetiche del tuo immobile.

Per ottenere l’aliquota al 65%, però, si deve sostituire un condizionatore di vecchia generazione con uno nuovo di classe energetica superiore (A+++) e il nuovo impianto deve essere dotato di caldaie a condensazione o pompe di calore così da fungere sia da sistema di raffrescamento in estate e climatizzatore in inverno. L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, spalmabili in 10 rate annuali nella dichiarazione dei redditi.

Questo sconto fiscale è allo sprint finale: la sua scadenza è prevista per il 31 dicembre 2024 e, a meno di cambi di rotta del Governo, non dovrebbe essere rinnovato nel 2025.

Bonus casa

L’installazione di un condizionatore rientra anche nel raggio d’azione del Bonus casa, che consiste in una detrazione Irpef del 50% sulle spese di riqualificazione del proprio immobile, con tetto massimo di 96.000 euro. Tale intervento, come già anticipato, deve essere però legato a interventi di:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

Il Bonus casa, valido per tutto il 2024, agevola spese effettuate nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024.

Dal 1° gennaio 2025, il Bonus casa vedrà scendere l’aliquota della detrazione dal 50% al 36%, come da regime ordinario previsto dal Tuir (Testo unico unico delle imposte sui redditi). Anche il tetto massimo di spesa agevolabile si abbasserà da 96.000 a 48.000 euro.

Bonus mobili

L’aliquota al 50% vale anche per il Bonus mobili, la detrazione Irpef che agevola l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Tra i prodotti detraibili con il bonus mobili, per una spesa massima di 5mila euro nel 2024, ci sono anche ventilatori elettrici e apparecchi per il condizionamento. È possibile includere in detrazione anche le spese per trasporto e montaggio dei beni acquistati.

Come spiegano dall’Agenzia delle Entrate, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, che devono essere di classe energetica elevata.

L’acquisto agevolato di tali prodotti può avvenire, entro il 31 dicembre 2024. Dal 2025 questa misura potrebbe scomparire.

Superbonus

È possibile installare un nuovo condizionatore sfruttando anche le agevolazioni previste dal Superbonus. Tuttavia, nel 2024, questa agevolazione è stata decurtata al 70% e vale solo per i condomini e gli edifici da due a quattro unità, posseduti da un unico proprietario.

Il Superbonus 70% consente di detrarre le spese per l’acquisto e l’installazione di un nuovo condizionatore, ma solo nel caso in cui questo intervento sia associato a uno cosiddetto “trainante”: bisogna cioè accompagnare l’installazione di un impianto di climatizzazione (intervento “trainato”) con uno considerato “trainante”, come per esempio l’isolamento termico.

Dal 2025 l’aliquota del Superbonus scenderà ancora, arrivando al 65%. Dal 2026, invece, il Superbonus sarà mandato definitivamente in soffitta.

Per trovare le tariffe energia elettrica con un costo kWh ridotto, puoi consultare il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce che ti permette di confrontare le soluzioni proposte dai gestori energetici partner oggi, 22 maggio 2025, e individuare quella più in linea con il fabbisogno energetico annuale della tua famiglia.

Risorse Utili

Domande correlate

Quanto consuma un condizionatore da 12000 BTU?

Un condizionatore da 12.000 BTU consuma in media circa 1 kWh in un'oraa con un minimo di 0,3 kWh (con la funzione di risparmio energetico attivata) e un massimo di 1.5 kWh (per i modelli a bassa efficienza).

Quanti BTU per metro quadro servono?

Per raffrescare un metro quadro servono circa 340 BTU. Per raffrescare 10 metri quadrati serviranno 3.400 BTU, mentre per 20 metri quadrati saranno necessari 6.800 BTU.

Quanto costa tenere acceso il condizionatore tutta la notte?

In media, si può stimare che un condizionatore consumi elettricità per un costo medio di 30 centesimi l’ora. In notte comporta una spesa di 2,40 euro. 

Quanto consuma un condizionatore in un'ora?

Un condizionatore da 12.000 BTU presenta un consumo medio di 1 kWh con punte che possono raggiungere 1,5 kWh per i modelli a bassa efficienza. 

Quanto consuma un condizionatore inverter?

Un condizionatore a inverter di ultima generazione riesce a ridurre il consumo rispetto alla media dei condizionatori: per un modello di questo tipo da 12.000 BTU si può stimare un consumo di circa 0,3-0,6 kWh

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Come valutare le caratteristiche del condizionatore per ridurre i consumi? 

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