Modalità Dry del condizionatore: quanto si risparmia in bolletta?

Aggiornato il 21/06/2024
di Paolo Marelli
In 30 sec.

La modalità Dry consente di ottimizzare il funzionamento del condizionatore

  • Con questa opzione puoi sfruttare la funzione di deumidificazione, riducendo l’umidità nell’aria e la temperatura percepita in casa
  • Il ricorso alla modalità Dry ti fa spendere tra il 15% e il 20% in meno in bolletta
  • Se alterni modalità Dry e aria condizionata puoi aumentare l’efficienza di funzionamento del condizionatore, con un calo dei consumi e della spesa oltre che con un prolungamento della vita del dispositivo

Sebbene la modalità dry deumidificatrice sia integrata in diversi modelli di condizionatori, è un’opzione che tende ad essere sottovalutata: infatti, molti degli utenti che hanno un dispositivo per rinfrescare casa d’estate non ne conoscono appieno i punti di forza. Di seguito analizziamo benefici e vantaggi della modalità dry, sia sul fronte del miglioramento della vivibilità della casa sia su quello relativo alla riduzione dei consumi

mano con telecomando puntato verso split condizionatore

Modalità Dry condizionatore: cos'è e come funziona

“Dry”, tradotto dall'inglese, significa letteralmente “secco”: questa modalità può fare la differenza nel periodo estivo, in quanto rende l’aria più leggera e respirabile senza abbassare la temperatura

Nel momento in cui procedi all’acquisto di un condizionatore, ti consigliamo di verificare sempre che la funzione Dry sia effettivamente prevista, perché:

  1. potrai risparmiare da subito evitando l’acquisto di un deumidificatore;
  2. potrai ridurre i consumi di energia elettrica, con un effetto benefico in bolletta. 

La modalità Dry del condizionatore ti permette di fare a meno del deumidificatore, riprendendone le funzionalità e abbassando il livello dell’umidità nell’aria, con un effetto diretto sulla riduzione della sensazione di calore. Attivando questa modalità e regolando il livello di umidità nell’aria, il condizionatore funzionerà in modo più efficiente, con un consumo più basso di energia.

A conti fatti, l’utilizzo della modalità Dry che limita l’umidità in eccesso, permette di ottenere un risparmio in bolletta in una percentuale compresa tra il 15 e il 20%. Oltre a vantaggi prettamente economici, si potranno ottenere anche dei benefici sulla salute. 

L’aria deumidificata è un’aria più salubre. Inoltre, rispetto al classico utilizzo dell’aria condizionata, si potranno prevenire anche eventuali altri problemi di salute, quali per esempio dolori muscolari, cervicali o crampi, solitamente causati da un'esposizione eccessiva al freddo intenso. 

Per godere di un ambiente salubre e vivibile, è consigliato impostare il livello di umidità in casa tra il 40 e il 60%, in base alla stagione.

La riduzione dei consumi ha, infine, un impatto diretto sull’ambiente: sarà possibile ridurre anche l’utilizzo del condizionatore, ed evitare di tenerlo sempre acceso (pratica da evitare perché potrebbe incidere anche sulla longevità del dispositivo). 

Il deumidificatore è perfetto per eliminare la sola umidità in eccesso che spesso colpisce le stanze meno esposte ai raggi del sole, oppure la cucina o il bagno. Per saperne di più in merito a funzionalità e differenze con il climatizzatore, consigliamo la lettura dell’approfondimento dal titolo "Meglio condizionatore o deumidificatore?".

Che differenza c’è tra aria condizionata e modalità dry?

Si tratta di due funzioni differenti: la modalità Dry, infatti, si occupa di eliminare l’umidità in eccesso dall’aria. Di fatto, l’aria viene “asciugata”, andando a regolare il valore di umidità che, se troppo alto, può aggravare la sensazione di caldo opprimente. Si tratta di una modalità molto utile ma che non interviene sulla temperatura effettiva.

Con l’aria condizionata, invece, si avvia un processo di “condizionamento” dell’aria all’interno di un ambiente, regolando la temperatura in base alle proprie esigenze. Di fatto, quindi, l’aria condizionata serve a rinfrescare l’aria e, quindi, a ridurre la temperatura mentre con la modalità Dry è possibile abbassare l’umidità.

Per ottimizzare l'utilizzo del climatizzatore è consigliato alternare le due modalità, rinfrescando l’aria e riducendo il tasso di umidità. In questo modo, l’efficienza energetica sarà sempre alta e sarà possibile contrastare al meglio il caldo estivo.

Quando utilizzare la modalità deumidificatore del climatizzatore?

Quando l’umidità è troppo alta, all’interno di una stanza, il corpo umano non riesce ad espellere il calore in eccesso. Si tratta di un processo naturale che rende l’umidità un vero e proprio “nemico” durante il periodo estivo. Un’ambiente troppo umido comporterà una sensazione di caldo molto elevata, ben superiore all’effettiva temperatura.

Grazie alla modalità deumidificatore del climatizzatore, quindi, è possibile ridurre l’umidità nell’aria e attenuare il suo effetto negativo sulla temperatura percepita. Ricorrendo periodicamente alla deumidificazione è possibile affrontare al meglio le giornate di calo più inteso, andando anche ad utilizzare il condizionatore in modo più efficiente.

Le altre modalità del condizionatore: Heat, Cool, Fan

Oltre alla funzione Dry, sul telecomando del condizionatore sono solitamente presenti anche altre parole in inglese. In particolare, si tratta di “Heat, “Cool e “Fan. Si tratta di modalità di funzionamento che hanno sostanziali differenze tra di loro. In base alle tue necessità, puoi scegliere di affidarti a una di queste opzioni. Vediamo nella tabella di seguito a cosa servono e perché si usano. 

Modalità Heat condizionatore

Modalità Cool condizionatore

Modalità FAN condizionatore

"Heat" significa calore. Questa modalità rende l’aria che fuoriesce dal condizionatore più calda.

Questa funzione permette di impostare una temperatura non troppo elevata, riuscendo comunque a riscaldare le stanze di casa d’inverno

"Cool" significa fresco: questa funzione rende fresca l’aria che fuoriesce dal condizionatore, quindi è utilizzata d’estate.

Si può mantenere la temperatura non troppo bassa, riuscendo a non sovraccaricare il lavoro del condizionatore, oltre che a ridurre i consumi 

"Fan" significa ventola: questa modalità non influisce in modo diretto sulla temperatura, ma modifica il flusso d’aria che fuoriesce dal condizionatore.

Si consiglia di utilizzarla in fase di accensione, per percepire l’aria calda (modalità heat) o l’aria fredda (modalità cool) più velocemente

Come risparmiare sui consumi del condizionatore

La modalità dry del condizionatore è uno dei metodi con i quali si possono ridurre i consumi del condizionatore, ma non è il solo. Ci sono infatti tante altre questioni da considerare e che possono impattare in positivo sul costo della bolletta dell’energia elettrica. 

Un primo fattore è la classe energetica del condizionatore: oltre a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, un condizionatore di classe A+++ permette di ridurre i consumi del 30-40% rispetto a un apparecchio di classe B. È vero che l’acquisto di un elettrodomestico ad alta efficienza ti comporta un investimento economico maggiore rispetto a un dispositivo meno efficiente, ma questa spesa sarà ricompensata dal risparmio che riuscirai ad ottenere successivamente. 
 

Nella fase di acquisto di un condizionatore è consigliabile anche tenere in considerazione:

  • la potenza, evitando di prendere modelli che possano risultare troppo performanti (e quindi dispendiosi in termini di consumo) per le proprie esigenze;
  • la tecnologia inverter, che permette di mantenere costante la temperatura raggiunta, favorendo un minore impiego di energia elettrica;
  • la collocazione del condizionatore, evitando di piazzarlo dietro tende o divani in quanto si provocherebbe la dispersione di aria fresca:
  • la chiusura di porte e finestre nel momento in cui si utilizza il condizionatore, a prescindere dalla modalità. 

Un altro fattore che ha un peso sull’aumento dei consumi è la cattiva manutenzione, che dovrebbe invece essere costante e accompagnata da una pulizia regolare di filtri e ventole che permetta di rendere il condizionatore più efficiente. L’isolamento termico, poi, potrebbe riuscire a ridurre i consumi derivanti dal suo utilizzo fino al 40%

Alla luce di quanto detto fin qui, l’acquisto di un condizionatore che abbia anche funzioni di deumidificatore è un vantaggio considerevole: imparare a utilizzarlo in modo adeguato e aggiungere anche delle abitudini positive sul suo utilizzo, è una mossa vincente sotto il profilo economico e di benessere. 

Risorse utili

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